La Campania è una delle regioni italiane con una significativa copertura forestale, un patrimonio naturale che rappresenta una risorsa preziosa sia dal punto di vista ambientale che economico. Le foreste campane non solo contribuiscono alla biodiversità e alla qualità dell’aria, ma offrono anche opportunità di sviluppo per il settore del legno e per l’industria della trasformazione.

Tuttavia, la gestione di queste risorse presenta numerose criticità. La frammentazione delle proprietà, il rischio di incendi boschivi e la difficoltà di accesso ai finanziamenti pubblici sono solo alcune delle sfide che il comparto forestale deve affrontare.

Un territorio ricco di risorse, ma poco valorizzato

Secondo i dati del Corpo Forestale dello Stato, la Campania possiede circa 600.000 ettari di superficie boschiva, che coprono oltre il 35% del territorio regionale. Le principali aree forestali si concentrano nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, nel Parco del Vesuvio e nei Monti del Matese.

Nonostante questa vasta disponibilità di risorse, il settore forestale campano è caratterizzato da una scarsa valorizzazione economica delle sue materie prime. A differenza di altre regioni italiane, dove l’industria del legno è ben strutturata, in Campania la filiera è ancora frammentata, con una prevalenza di piccole imprese e un utilizzo limitato delle tecnologie avanzate per la lavorazione e la tracciabilità del legname.

Un altro problema riguarda la gestione sostenibile delle foreste. In molte aree, la mancanza di piani di intervento a lungo termine porta a un utilizzo inefficiente delle risorse, con il rischio di sovrasfruttamento o, al contrario, di un abbandono delle foreste che aumenta il rischio di incendi e dissesto idrogeologico.

Le opportunità per il settore forestale campano

Nonostante le difficoltà, la Campania offre numerose opportunità per il rilancio del settore forestale. Tra queste, la crescente domanda di legname certificato e di materiali provenienti da foreste gestite in modo responsabile può rappresentare un’importante leva di sviluppo.

Le aziende locali potrebbero beneficiare di programmi di certificazione come FSC e PEFC, che permettono di accedere ai mercati internazionali con un prodotto qualificato e tracciabile. Inoltre, la transizione ecologica promossa dall’Unione Europea sta incentivando l’uso di materiali rinnovabili nel settore edilizio e dell’arredamento, creando nuove occasioni di crescita per i produttori di legname campani.

L’adozione di strumenti digitali e tecnologici potrebbe inoltre migliorare la competitività delle imprese locali. L’introduzione di sistemi di tracciabilità avanzati, come il monitoraggio satellitare delle foreste e l’utilizzo di sensori IoT per il controllo delle risorse boschive, potrebbe favorire una gestione più efficiente e sostenibile del patrimonio forestale.

Le sfide da affrontare per un settore più competitivo

Per sfruttare appieno il potenziale delle foreste campane, è necessario superare alcune criticità strutturali che ostacolano lo sviluppo del settore. Uno dei principali problemi è la frammentazione della proprietà forestale, che rende difficile l’implementazione di strategie di gestione condivise.

Un’altra questione centrale è il rischio incendi. La Campania è una delle regioni italiane più colpite dai roghi estivi, spesso causati da incuria o attività illegali. La prevenzione passa attraverso una gestione attiva delle aree boschive, con interventi mirati di pulizia e manutenzione del sottobosco.

Anche il tema dei finanziamenti pubblici gioca un ruolo cruciale. Molte imprese forestali non riescono ad accedere ai fondi europei destinati alla gestione sostenibile del legno, a causa di procedure burocratiche complesse e di una scarsa conoscenza delle opportunità di finanziamento disponibili.

Il futuro della gestione forestale in Campania

Per garantire un futuro solido al settore forestale campano, è necessario un approccio integrato che coinvolga enti pubblici, imprese e comunità locali. L’adozione di tecnologie avanzate, unita a politiche di gestione più efficaci, potrebbe trasformare il patrimonio forestale della regione in una risorsa strategica per lo sviluppo sostenibile.

Investire nella valorizzazione del legno campano significa tutelare l’ambiente, creare nuove opportunità di lavoro e favorire la crescita di un’industria basata su criteri di sostenibilità. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile rendere il settore più competitivo e pronto a rispondere alle sfide del futuro.

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